JacktheSven

Tuesday, July 18, 2006

Joy to the world

Che bella città, Bologna la Chiavica!
Ogni giorno, una nuova. Freschissima è la notizia dello stupro (l'ennesimo qui nella Chiavica) di una ragazzina svedese, diciassettenne, appena giunta nella Chiavica [link]. Welcome to la Chiavica!
Chiaramente, a perpetrare la violenza, come nel 90% dei casi, è un maiale maghrebino (non mangiano maiale, quantomeno non si nutrono di essi stessi).
Chiaramente, il maialino maghrebino è clandestino nel Belpaese e con diversi precedenti penali. Chiaramente, il maiale maghrebino come altri suoi simili, irregolari e con precedenti penali, anziché starsene in galera a consumare il resto dei suoi schifosi giorni, se ne sta libero di grugnire ai Giardini Margherita. Chiaramente, il suino si farà qualche giorno dietro le sbarre, poi ce lo renderanno, gli daranno 15 giorni (forse qualcuno in meno, chi lo sa) per tornarsene al suo paese e a lui non sembrerà vero: restare illegale senza doveri e, di conseguenza con più diritti di me che sono nato e cresciuto in Italia, in attesa del prossimo stupro.
Joy to the world!
Purtroppo, in questo letamaio di paese, gente così ha enormi diritti, delinque e non succede loro nulla, prova ne è che è stato beccato la mattina dopo a passeggiare in Via Indipendenza, come se nulla fosse. Non era mica a lavorare in miniera, perché se questa gentaglia avesse uno straccio di lavoro massacrante, col cazzo che la notte alle 4.30 a.m. è sciolta e libera di delinquere, ma dorme, perché il giorno dopo deve spaccarsi la schiena.
Fosse per me, utilizzerei torture medioevali, la castrazione chimica (lo so, sono buono), ma non si può, poverini, non hanno una casa, non hanno una famiglia, non hanno da mangiare e chi più ne ha, più ne metta...
Gli italiani all'estero, lavoravano in miniera, paragoni non reggono, mi spiace. Poi ci sarà stata la mela marcia, ma quella è ovunque. Questi sono tutte mele marce...

A dir poco allucinante parte del commento su Il Resto del Carlino Bologna:

Un precedente per droga ed un passato alle spalle difficile, una storia di integrazione fallita, quella di Yassine El Hadar. Sbarcato in Italia ancora minorenne, soltanto un anno fa viene fermato per spaccio. Il tribunale per i minori di Bologna tenta la carta dell'affidamento ad una comunità: ma il ragazzo, finito nel centro "Il Ponte" (lo stesso che ospitava uno degli stupratori di Villa Spada, altro caso di violenza che tenne banco l'estate scorsa) non ne vuole sapere e lascia la struttura dopo aver ferito con una pietra, durante un diverbio finito male, un coetaneo al di fuori della comunità . Anche la seconda chance fallisce, con un nuovo affidamento ad una famiglia, nella speranza di riabilitare il ragazzo.


Povero, lui, un passato difficile, una storia di integrazione fallita, la speranza di riabilitare il "ragazzo". Ma quale integrazione, è una chimera, una utopia. Ma quale speranza di riabilitazione, uno così non si può riabilitare, mandatelo nel suo paese a fare queste porcate, vedrete che fine fa! Al suo paese, dove un occidentale non può girare con un crocifisso o con una Bibbia in mano e noi facciam costrure loro moschee con minareti alti 2o metri. Il suo paese che ci spedisce gratis tale feccia.
Intanto, la ragazza, a 17 anni, ha la vita sconvolta, terminata, bel ricordo dell'Italia, grazie ad un maghrebino clandestino e ricco di precedenti. E' grazie a gente così che il razzismo fomenta: ne fanno le spese quelle ppm (partipermilione) di stranieri onesti, regolari e con un onesto lavoro.

Che si offendano pure, leggendo, non mi interessa, non mi sono inventato nulla, è l'amara verità. Purtroppo, abbiamo voluto la globalizzazione, ecco pagarne a carissimo prezzo le conseguenze.
Mi fanno schifo, mi fa schifo vederli in giro per le nostre città, mi fa schifo vederli guardare e violare le nostre donne.

Nella speranza di leggi più giuste a riguardo, di stampo medioevale!

Post politicamente scorretto, volutamente.

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